Oggi presentazione alla biblio Panizzi del libro “Dove va il calcio italiano?” con lo storico della filosofia Pagnini da Firenze

Oggi presentazione alla biblio Panizzi del libro “Dove va il calcio italiano?” con lo storico della filosofia Pagnini da Firenze


present. alla Panizzi con Pagnini e Piccinini

Nella notte dalla disco tornano
i ragazzi in festa e nel forno
di paese alla cassa c’è la ressa,
sembra giorno: cercano gli amici
in fila mentre pago, si chiamano 
per nome, sciamano felici in un sabato
a far tardi tra una pasta e una pizzetta
con lo sguardo ballerino ubriacato
dai bei culi prima in pista e ora in testa
qui all’incrocio che dà sulla piazzetta.

NATALE IN MONTAGNA

BONSAI GUITAR IL 25/12 IN MONTAGNA

E io che quando bevo li capisco
ci rinasco per un niente nello scoppio
inubicato di quegli anni – ora che tutto
dal ritiro che mi è caro si fa stretto
o fuori posto (giù a ritroso, sulle spine,
chiodi ai muri) nell’andazzo di una vita
che non sfama più il suo scopo ma si svita
in differita col suo opposto: oppio puro
che si fuma dallo scorno di una fuga
nullescente nello smazzo dell’età.

E nel rimugino del tasto ci ricasco
a muso duro come un fallo ventunenne
fuoriuscente dalla tasca, basta un attimo
alla falla per riaprirsi nello smacco
del balugino del tempo: è lo spacco
senza toppe di avversioni capitali,
è il brindare divertito alla loro condizione
e punto i piedi – io che a casa non ci torno
miro ai ponti d’occasione lungo i pianti
sparsi a caso nell’invano della giostra…

…nei rigiri sul divano verso altre colazioni.

Immagine: Edward Hopper, “Early Sunday Morning” (domenica mattina presto), 1930

hopper

Passioni razionali, ragioni passionali

Passioni razionali, ragioni passionali


socrate

Quando una persona di spirito, dotata di ragguardevole spessore spirituale o di grande apertura mentale, discute con una persona di nobile profondità, animo sensibile, esperienza di mondo, belle venature e acute sfumature, entrambe ne escono soddisfatte e arricchite, l’una grata all’altra per lo scambio di vedute, dove la riconoscenza diventa riconoscimento reciproco, sintesi armoniosa di mezzi e fini, ideali e azioni.

AL PRANZO DI NATALE

AL PRANZO DI NATALE

Quando però una persona di specchiata statura civile o invidiabile levatura morale discute con una persona di spelacchiata cultura o claudicante coscienza critica, la prima corre il rischio, ahinoi, di venire scambiata per la caricatura di qualcuno o di qualcosa, mentre la seconda, stretta negli imbuti logici e dunque in affanno sul piano razional-argomentativo, arriva in breve tempo a rivelare la propria limitata o deludente caratura, per non dire natura.

Ben vengano, a dar pepe alle dinamiche e olio ai meccanismi, le suggestioni emotive o le esplosioni emozionali, talvolta traumatiche fino al proiettivo e dogmatiche fino al protettivo: inevitabili, spesso decisive e pazienza. Così come la fattualità, l’oggettività, la realtà e la verità, che sono punti di partenza importanti per capirsi, certo; ma il più irrinunciabile presupposto-requisito di un dialogo paritetico resta l’esercizio (praticato, non solo predicato) di una dose anche minima di onestà, intellettuale ed esistenziale insieme, condita da un pizzico di auto-consapevolezza e da quell’ingrediente in più che è il dubbio conoscitivo, atteggiamento costruttivo che, portatore sano di comprensione e compassione, unisce, dissolve e risolve.

Tutto ciò per dar forma alle cose e forza al confronto dialettico, ovvero sostanza consustanziale al rispetto che si deve a se stessi e all’interlocutore, alla libertà di espressione e al sentimento di giustizia, quindi tanto all’amicizia quanto alla vita.

IDOLA

Oggi in pelucheria (con poesia inedita)

Oggi in pelucheria (con poesia inedita)


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…adoravi le galline,
gli animali da cortile,
le colline sperse da salirci
in bici: quei piccoli segreti
da altalena sul sagrato,
le palline di rimbalzo
contro il muro dell’asilo…

(…le spiagge che odoravano
di pioggia, ricordi?:
le rincorse – appena ieri
che sapevano di mare,
le docce al sole coi pensieri
in tiro e i baci fino all’alba
quando c’eri…)

…le rose dal fioraio – quante,
le tante cose buone del fornaio
sulla strada verso casa:
cinque gocce per dormire
e i risvegli nella notte a c*** duro,
con te che mi dicevi “Sbagli!”
e io che ti dicevo “Scegli!”…

Con Enrico Ruggeri il 28 novembre a Milano nella sede del Sole24Ore

INCONTRI. Con Enrico Ruggeri il 28 novembre a Milano nella sede del Sole24Ore

Taccuino fiorentino (10 spunti e appunti)

Taccuino fiorentino (10 spunti e appunti)


Il 15 dicembre in centro a a Pistoia

Il 15 dicembre in centro a a Pistoia

1) Scarseggia l’intelligenza naturale, abbonda quella artificiale. Si predica, ingenuamente o furbescamente, un’onestà distrattamente intesa o astrattamente fraintesa o artatamente contesa, roba da conato di “monito”: pochi però praticano quella cosiddetta intellettuale, collocabile tra lo spirito critico e l’autocritica spiritosa. Si parla per sentito dire, si tace per partito preso. Vigono due pesi e due misure, dati per dispersi i contrappesi e le contromisure: l’apparenza impazza, l’appartenenza inganna.

2) In una routine incline alla tumescenza, sospesa tra l’escandescenza per un apostrofo a inchiostro e l’escrescenza di una colleganza apocrifa, due sole cose contano per chi voglia sentirsi vivo fuori e antidivo dentro: il saper D’ESISTERE e il saper DESISTERE.

In partenza per Roma

In partenza per Roma (23/11)

3) Scarseggia l’intelligenza emotiva (per definizione senza confini), abbonda l’imbecillità senza motivo (per definizione sconfinata). Da “La prevalenza del cretino” di Fruttero & Lucentini a “Le leggi fondamentali della stupidità umana” di Cipolla col Mulino. Un contagio diffuso, un’epidemia senza antidoto che riguarda tutti: immuno-deficienza efficiente.

4) Ma quali titoli, macché retroterra: ciò che distingue un uomo è l’ostile (eleganza polemica). Per essere un typo bisogna avere carattere.

5) Il pensiero è in saldo, la mediocrazia avanza, l’umanità sembra avviata al suo ultimo stadio? In questo tutti-contro-tutti dominato da conformismo, pressapochismo e qualunquismo (in questa sfida all’esibizione digital-genitale, in questa sfilata di Signor Nessuno) ha ragione chi dagli spalti grida allarmato allo “sconto” di civiltà.

6) Via de’ Cerretani, Firenze. Gli Invisibili e gli Indifferenti, categorie sociali per certi versi (non in rima) a me afferenti, si contendono il centro senza scontro alcuno. Entrambe sembrano aver raggiunto la pace dei “senza”.

7) “Beato chi ha sete di giustizia, perché sarà giustiziato”, si diceva una volta. Mi sovvengono episodi personali, situazioni ascrivibili alla mia grossolana misericordia (un mix di remissione e compassione) e faccio tesoro di una frase dello scrittore italo-argentino Rodolfo Wilcock riportata dall’ottimo Vitiello in un articolo che cita il Grande Inquisitore di Dostoevskij a pagina due del Foglio di ieri: “L’ingiustizia è la giusta punizione di chi si offre al giudizio dei suoi inferiori”. Quindi: è da idioti somigliare all’Idiota di un altro capolavoro del romanziere russo? Dipende, ma non credo. Per il socio-filosofo Byung-Chul Han ci salveremo solo se saremo idioti, perché l’idiota è l’outsider non conforme, è il folle (in senso jobsiano) fuori catalogo che sfugge alla convenzione, è l’idiosincratico che non si lascia controllare o addomesticare né dal potere né dallo spirito del tempo (“Idiotismo”, ultimo capitolo del saggio “Psicopolitica”, ed. nottetempo 2016).

COLAZIONE A SCANDIANO (8 dicembre)

COLAZIONE A SCANDIANO (8 dicembre)

8) Ho appeso uno striscione nella mia camera di consiglio: “Più aforismi, meno algoritmi”. In una libreria di Pistoia l’occhio destro cade su una sentenza attribuita a Shakespeare mentre quello sinistro sbircia una massima di Gervaso, ovvero: 1) “Se è bella deve essere corteggiata, se è donna può essere conquistata”; 2) “All’uomo di potere la donna perdona tutto, anche l’impotenza”.

9) Spesso le donne tendono a minimizzare (dimezzare) i loro “precedenti penali”, gli uomini invece quasi sempre tendono a enfatizzarli (raddoppiarli). Le prime agiscono per sottrazione (rimozione), i secondi per moltiplicazione. Le prime peccano di omissione, i secondi di ammissione. Le dimensioni del fenomeno, dunque, sfuggono alla lealtà statistica, così come quelle dell’organo deputato vanno in deroga al principio di realtà stabilito dall’ecosistema metrico decimale. E ancora: le une è come se sperassero in un condono “trombale” laddove gli altri, di contro, gioirebbero per una condanna per direttissima perché colti in fallo ovvero arrestati in “fregnanza” di reato. In entrambi i casi, tuttavia, la pena suscitata (cioè inflitta a chi ascolta) è massima.

10) Rimario minimo su binario morto. Ovunque tu vada / comunque si metta / c’è sempre un freno da azionare al volo / c’è sempre un treno che riporta a casa.

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Oggi a Roma per un’intervista che finirà in un libro collettaneo su ICT e innovazione

Oggi a Roma per un’intervista che finirà in un libro collettaneo su ICT e innovazione


Scalinata di Trinità dei Monti, piazza di Spagna

Trinità dei Monti, piazza di Spagna, 23/11

CINQUE FANTANNUNCI

* Filosofo analista, refrattario alle verità a priori, OFFRE servizi di fuck checking.

* Viaggiatore solitario con bagaglio ameno OFFRE compagnia estiva per navigazione online su navi da crociera, ma anche per tratte ad alta velocità su treni inibitori (posto finestrino), financo per discese ardite da nevi d’alta quota. Accettansi candidature, appuntamenti orari e nuovi itinerari: prenotazione facoltativa con consumazione obbligatoria subordinata ai posti in graduatoria.

* Dietrologo avanguardista, referenziato situazionista con battuta pronta contundente, amante pasta al dente ben condita, CERCA centri di grevità preminente frequentati da brillanti personalità dominanti. Astenersi mangiaufo non meglio identificati, imbucati bucolici e portoghesi da social.

Alla festa dell'Unità di Modena in settembre

Alla festa dell’Unità di Modena in settembre

* Sinologo stanziale automunito, senologo al bisogno nottetempo, pigro pacifista militesente passato da Mao al Tao, vero appassionato di romanzi gialli con protagonisti di colore ma distante anni luce da chi vede o giudica “tutto bianco o tutto nero”, ovvero ex manicheo emancipato al dubbio cosmico e al finale comico (nonché perdigiorno deluso dalla vita ma coltivatore della vite, già freddo calcolatore che non si lasciava trasportare e oggi scrittore dilettante in lingua turca – indi proverbiale tabagista – smanioso di farsi tradurre da qualsiasi parte e di farsi menare per il naso a ogni costo o a qualunque prezzo), CERCA copia originale gratis – non tradotta – de “L’arte della guerra” di Sun Tzu o, in alternativa, un manuale di kung fu o di feng shui utile al ménage di coppia – ma va benissimo anche il bestseller giapponese “Il magico potere del riordino”, specie delle idee.

* Idealista dal passato solido, sognatore d’altri tempi con sporadiche incursioni nel futuro liquido, laureato a pieni “vuoti” nelle notti a fari spenti sulle strade dell’umano, pregresso moralista precocemente prestato al progresso e oggi fieramente a riposo, già esperto di cambi di passo e notoriamente esposto ai cambi di rotta, VENDE illusioni fuori dal tempo, utopie usate ma tenute bene (come nuove: un po’ fuori moda ma ancora buone per fare proseliti intonati ai bei vecchi tempi), distopie forse utili per bagni termali di realtà ormai terminali, falsi miti sempre inutili, speranze a rendere e buoni propositi in scadenza. Affrettarsi. Affarone.

SASSUOLO: IL 16 SETTEMBRE AL FESTIVAL DELLA FILOSOFIA

SASSUOLO: IL 16 SETTEMBRE AL FESTIVAL DELLA FILOSOFIA

Trasferta a Torino per il World Usability Day 2017 (campus universitario Einaudi, dipartimento scienze sociali: che figata!)

Trasferta a Torino per il World Usability Day 2017 (campus universitario Einaudi, dipartimento scienze sociali: che figata!)


TORINO

Alcuni credono che il tempo in fondo passi…
…altri che qui al mondo il tempo tutto possa:
ma i primi fan gli acrobati, vivono all’indietro;
i secondi sono apocrifi, guardano dal vetro…

Il 17 ottobre 1849, a Parigi, moriva Chopin

Il 17 ottobre 1849, a Parigi, moriva Chopin


Sotto, un geometrico piccolo testo (alias testicolo) appuntato nel 1999 sulla di lui tomba, al Père-Lachaise, durante un primo viaggio nella Ville Lumière sulle tracce del genio polacco e pubblicato nel 2001 in coda a una raccolta avente per sottotitolo “libro nero di notti in bianco” – come neri e bianchi, nella nota sequenza ripetuta, sono i tasti dello strumento reso grande dal compositore romantico qui celebrato… #17ottobre #chopin #parigi #rêverie #revenant

27, boulevard Poissonnière (Liszt, Schumann, Pleyel son frère)
poi 4, rue Cité Bergère (Baillot, Hiller, Herz… Kalkbrenner, Paër
Franchomme, persino Berlioz. Addirittura Rossini e Cherubini!).

5, Chaussée d’Antin, une madeleine con Mendelssohn (merci!)
38, di nuovo chaussée d’Antin: in autunno si mette con la Sand
(con Solange e Maurice, i figli di lei… sull’isola di Maiorca, nella
certosa di Valldemossa). Poi il rientro à Paris in alloggi separati
(16, rue Pigalle), il pittore Delacroix col poeta Witwicki (2 fuchi).

Nuovo cambio di residenza. Lui al 9 di place d’Orléans. Lei al 5:
la Sand pubblica il birichino “Lucrezia Floriani”, e l’anno dopo la
rottura tra Fryderyk e la scrittrice è definitiva. Urge un becchino.

Da lì un viaggio in Gran Bretagna (suona a Londra, Manchester
Glasgow ed Edimburgo, e il 16 novembre 1848 tiene il suo “last
concert”); poi ri-ritorna a Parigi, sulla collina di Chaillot (maggio)
e in settembre cambia per l’ultima volta l’abitazione stabilendosi
al 12 di place Vendôme con la bella sorella Ludwika-viva la fica!

Il 17 ottobre muore alle 2 del mattino (funerali il 30 ma manca la
Sand: si eseguono il Requiem di Mozart, il 4° e 6° preludio opus
28 da lui composti, quindi un coro che lo invoca: ‘Apriti sesamo’)

“Cherchez l’homme! Cherchez l’homme!!!” – 12, place Vendôme.

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Borges, la memoria e mia nonna

Borges, la memoria e mia nonna


funes

“La condanna di Funes è quella di avere una prodigiosa memoria che gli permette di cogliere ogni dettaglio di tutto ciò che lo circonda. Ma se da un lato riesce a ricordare ogni cosa con estrema facilità, dall’altro non è in grado di formulare idee generali: la sua memoria registra solo particolari e non concetti compiuti. Nel suo mondo sovraccarico, non c’erano che dettagli, quasi immediati, e questa condizione lo conduce all’isolamento e all’incomunicabilità”. <>
(“Funes el memorioso”, 1944. Da “Ficciones” di J.L. Borges)
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*** [Nel ricordo ‘frattale’ di mia nonna Teresa, un tributo.
Nel 10° anniversario del suo addio terracqueo, oggi] ***
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“Si ritiene che i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l’argomento più il mistero aumenta” (B. Mandelbrot)

Anima rediviva con natura morta

Anima rediviva con natura morta


SPIAGGIA LIBERA. Tramonto a Milano Marittima il 24 settembre, raggiunta nel tardo pomeriggio rientrando da un convegno a Milano in mattinata

ULTIMA SPIAGGIA. Tramonto con lettura sulla sabbia di Milano Marittima il 24 settembre, raggiunta nel tardo pomeriggio rientrando da un convegno di “Forza Europa” in centro a Milano. La sera pioverà

La superficialità, la contraddizione, la dissimulazione. La vanità. 
Il cinismo, la presunzione, la diffidenza. L’opportunismo cafone.
Le convenienze: le frasi di circostanza, le coincidenze sospette.
La retorica, i luoghi comuni, i falsi argomenti. Le code di paglia.
Le facce di bronzo, gli scheletri nell’armadio… i baci interessati.
Le pugnalate alle spalle: sgambetti all’anima, sputazzi al cuore.
I negazionismi, gli appiattimenti… le vigliaccherie, le umiliazioni.
Le rivendicazioni, le ritorsioni, le recriminazioni, i rinfacciamenti.
I sabotaggi e le rimozioni… l’ignoranza, l’imbecillità, la superbia.
La derisione, le mistificazioni… i colpi bassi, i toni alti, i pali fissi.