Author Archives: Dominus

Inaugurato il Pizzikotto di Scandiano. Franco: “Siamo tornati nel nostro amato paese con un nuovo locale, una pizzeria, proprio dove 10 anni fa, esattamente in marzo, aprimmo il Roba da Matti”

Inaugurato il Pizzikotto di Scandiano. Franco: “Siamo tornati nel nostro amato paese con un nuovo locale, una pizzeria, proprio dove 10 anni fa, esattamente in marzo, aprimmo il Roba da Matti”


SCANTRE
L’ormai celebre brand col cuore, simbolo-logo della catena di locali firmati Kuoreitaliano

SCANDUE
Matteo Montanari insieme all’architetto milanese Andrea Langhi, creatore d’atmosfere

SCAN
Franco Montanari (al centro) in un selfie con due clienti della zona all’inaugurazione di ieri

A tu per tu con La Capria. “Ho novantatré anni e la morte non mi fa più paura… ho piuttosto paura dell’eternità” CAP rilancia: sono nato vecchio, quindi morirò giovane

A tu per tu con La Capria. “Ho novantatré anni e la morte non mi fa più paura… ho piuttosto paura dell’eternità” CAP rilancia: sono nato vecchio, quindi morirò giovane


CONFESSIONI DI UNO SCRITTORE ANCORA IN FORMA – ”SANDRO VIOLA SI PRESE MIA MOGLIE. MI HA SOLLEVATO DA PARECCHIE RESPONSABILITÀ – LE DONNE MI PIACEVANO
O NO? NON RICORDO PIÙ IL RAPPORTO COL SESSO – ROSI, MORAVIA, PARISE, GHIRELLI:
I MIEI AMICI QUASI TUTTI COMUNISTI? SE È PER QUESTO MOLTI ERANO PURE FROCI…”

(titolo di Dagospia)

Sopra la carta La Capria canta. “Moravia tirchio, Flaiano soffriva, Soldati era un vizioso come tutti i cattolici. A Kissinger traducevo i proverbi napoletani. Lui si sbellicava dalle risate. Chissà cosa capiva”. Bernabei in Rai si raccomandava: ”Dobbiamo fare dei programmi per quelli che scendono dagli alberi’

la capria

“Un tempo era più facile capire, c’era la buona letteratura e c’era la cattiva letteratura. Oggi c’è la falsa buona letteratura. Quasi tutti scrivono bene, qualcuno anche benissimo, ma sono senz’anima. Libri costruiti. Goffredo Parise, il Parise del ‘Sillabario’, faceva diventare poetico il senso comune, perché solo la poesia rende un libro animato, vivo”. E quando gli si chiede di fare un esempio di libro artificioso, lui è forse quasi sul punto di citare il suo amico appena scomparso, Umberto Eco (ma non lo fa): “Penso ai libri dei personaggi televisivi, libri che loro si promuovono reciprocamente”. Dunque mette su un tono ironico, accompagnato da quell’inflessione napoletana che lui è capace di modulare, di accendere e di spegnere all’occorrenza, come se pensasse che in talune occasioni non si debbano sfuggire le reminiscenze regionali poiché farlo equivarrebbe a dare alle parole un che di neutro. Così quando è ironico, lui è anche napoletano. “In libreria si trovano i libri di cani e porci, i miei non si trovano mai”… Read the rest of this entry

Ci vuole un “fisico” testuale

Ci vuole un “fisico” testuale


skin dot 11

Elementi (esperimenti) di Fisica Editoriale: CAP mostra il suo cuore “pulsante”!
pulsante
Un novizio ma già devoto meccanico quantistico nel lab-oratorio di Fisica Dello Stato Solido, ovvero: prove tecnico-pratiche su basi teorico-mistiche della nota equazione di Schrödinger (sotto lo sguardo vigile dell’emerito prof. Fieschi). Contro le derive e i logorii della società gassosa e/o modernità liquida.

blanche
fisica tre

brainstorming briefing

Brainstorming mood. Team briefing nella campagna di Salvaterra

skin dot 22

Scopare conviene? La scomparsa del sesso nella modernità (che te lo fa trovare, anche spinto, dappertutto, anche se è un bisogno di cui si può fare a meno – mica è la fame o la sete). Molti, infatti, preferiscono il lavoro, gli amici, gli hobby (di contro, però, hanno successo sugar daddy e wild cougar, cioè relazioni un po’ così). Siamo nel celeberrimo quadro di Hopper, dove un uomo è seduto al bordo d’un letto su cui giacciono una donna seminuda e un libro aperto, probabilmente Platone. Bentornato fine onanista Diogene!

Scopare conviene? La scomparsa del sesso nella modernità (che te lo fa trovare, anche spinto, dappertutto, anche se è un bisogno di cui si può fare a meno – mica è la fame o la sete). Molti, infatti, preferiscono il lavoro, gli amici, gli hobby (di contro, però, hanno successo sugar daddy e wild cougar, cioè relazioni un po’ così). Siamo nel celeberrimo quadro di Hopper, dove un uomo è seduto al bordo d’un letto su cui giacciono una donna seminuda e un libro aperto, probabilmente Platone. Bentornato fine onanista Diogene!


MIMOSA“In questa società che avvilisce il piacere, ci vogliono i monaci”. Avere sottratto il sesso al fine naturale, ossia la procreazione, ha svelato al mondo che gli unici ad avere capito tutto in anticipo erano quelli che si erano rinchiusi nella perversione più sublime: la castità. Riflessioni sul libro “Le aggravanti sentimentali” e sul saggio “Sexout”

approccioNon scopa più nessuno, nemmeno nei romanzi di Antonio Pascale che hanno sempre creato una tensione d’intelligenze altamente erotica. “Le aggravanti sentimentali” (Einaudi) sono una carneficina. A pag. 17 una donna “dice che non le piace tanto scopare”. A pag. 25 un uomo si lagna: “Alzati, fatti la doccia, cerca il preservativo… Guarda, a volte scopare è una palla”. Passano venti pagine e un altro descrive “il futuro del sesso: quando la procreazione perderà il suo lustro faremo sesso mistico e ragionato, come monaci. In questa società che avvilisce il piacere, ci vogliono i monaci”. In altre parole avere sottratto il sesso al fine naturale, ossia la procreazione, appiattendolo su uno scopo culturale, ossia esibire la propria identità, e misurandolo su una scala economica, ossia la ricerca del piacere assoluto, ha svelato al mondo che gli unici ad avere capito tutto in anticipo erano quelli che si erano rinchiusi nella perversione più sublime: la castità.

maniMica finisce qui: a pag. 67 ci sono uno, ancora giovane, che parla di prendersi soddisfazioni di fine carriera e una che dichiara che il sesso “non rientra nei suoi interessi primari”; a pag. 97 si avanza l’ipotesi che tutti i comici siano impotenti quindi facciano ridere per avere una copertura, per distogliere l’attenzione femminile, quindi “per non scopare”; a pag. 160 arriva chi decreta che “il sesso, come garanzia di felicità, è sopravvalutato”. Può tutt’al più essere lenimento, regressione infantile: di questo complesso romanzo la scena che più resta impigliata nella mente mostra una donna che, quando il suo partner nervosetto inizia a dare in escandescenze, prende a masturbarlo “con pazienza distratta, come una mamma che calma il figlioletto capriccioso mentre pensa che il sugo sul fuoco rischia di bruciarsi”… Read the rest of this entry

Oggi Battisti avrebbe compiuto 73 anni “Sognava una casa, una famiglia e un giardino”

Oggi Battisti avrebbe compiuto 73 anni “Sognava una casa, una famiglia e un giardino”


Amarcord / Intervista al chitarrista dei Dik Dik Pietro Montalbetti:
«Volevo una barca a vela e un viaggio fino alle isole Fiji. Lui mi spiazzò…»

lucioLo conobbe in un piccolo studio di registrazione a Milano: seduto al pianoforte, un bel viso, magrolino con la zazzera di capelli ricci. Così Pietro Montalbetti, detto Pietruccio, leader dei Dik Dik e amico dell’artista ben prima che diventasse famoso, incontrò Lucio Battisti, tanto amato quanto schivo e riservato. Oggi il cantautore nato il 5 marzo 1943 a Poggio Bustone avrebbe compiuto 73 anni.

Il vostro primo incontro?

«In quegli anni suonava la chitarra con i Campioni, un complesso fondato da Tony Dallara. Mi fece ascoltare le sue canzoni, devo dire che non erano un granché. Da subito tra di noi nacque un’empatia, ma a fine giornata ci salutammo senza nemmeno esserci scambiati un indirizzo. Lo incontrai qualche tempo dopo per caso, la vigilia di Natale del 1964, in piazza Duomo. Era a Milano per suonare con la sua orchestra, mi disse che non aveva i soldi per tornare a Roma in tempo così lo invitai a casa mia per il pranzo di Natale. Anche se era timido alla fine accettò. Iniziò così la nostra amicizia, con un pranzo in famiglia e un paio di guanti che mia mamma gli regalò». Read the rest of this entry

R.I.P. Omaggio al grande Sandro Gasparini, inventore e animatore di locali da ballo (Marabù), di premi per vip della canzone e di fortunate riviste e libri. Una persona speciale e non catalogabile, generosa e a modo suo molto romantica, giovane dentro ma refrattario a telefonino, e-mail e computer. Un artigiano della carta stampata che con forbici, colla, righello, carta millimetrata, calcolatrice, sigaretta sempre accesa e pazienza certosina preparava ogni mese la copia-bozza di “Tuttoreggio”, il Facebook dei giovani quando Facebook non c’era. Con lui abbiamo collaborato per una decina d’anni, scrivendo cose che nessun altro avrebbe pubblicato, nonché scambiato chiacchiere in libertà su tutto, divertendoci tanto e imparando anche. Ci vediamo là…

R.I.P. Omaggio al grande Sandro Gasparini, inventore e animatore di locali da ballo (Marabù), di premi per vip della canzone e di fortunate riviste e libri. Una persona speciale e non catalogabile, generosa e a modo suo molto romantica, giovane dentro ma refrattario a telefonino, e-mail e computer. Un artigiano della carta stampata che con forbici, colla, righello, carta millimetrata, calcolatrice, sigaretta sempre accesa e pazienza certosina preparava ogni mese la copia-bozza di “Tuttoreggio”, il Facebook dei giovani quando Facebook non c’era. Con lui abbiamo collaborato per una decina d’anni, scrivendo cose che nessun altro avrebbe pubblicato, nonché scambiato chiacchiere in libertà su tutto, divertendoci tanto e imparando anche. Ci vediamo là…


Sabato al funerale anche quattro moschettieri del mitico "Tuttoreggio": da sin. CAP, Stefano Campani,  Pier Francesco Grasselli ed Enrico Lusetti

I 4 moschettieri di “Tuttoreggio”: CAP, Stefano Campani, Pier Francesco Grasselli ed Enrico Lusetti

Read the rest of this entry

La bibliomania è come un’autobiografia

La bibliomania è come un’autobiografia


JE SUIS UN BOUQUINISTE (n.b.: non è una parolaccia). Biblioteque CAP: nella foto gli ultimi 10 titoli, arrivati negli ultimi 4 giorni)

Da grande farò il bouquiniste (non è una parolaccia). Bibliothèque CAP: gli ultimi 10 titoli arrivati

Io parlo, e continuerò a parlare, Bettino Craxi. Note e appunti sull’Italia vista da Hammamet (a cura di Andrea Spiri), Oscar Mondadori (256 pp., 14 euro), gennaio 2016 (prima edizione: settembre 2014).

Come viaggiare con un salmone, Umberto Eco, La nave di Teseo (208 pp., 10 euro), febbraio 2016.

Fiori sulla muraglia e Poesie per Algeri, Caterina Trombetti, Florence Art (96 + 56 pp., 10 + 10 euro), 2012.

Dentro al fuoco, Caterina Trombetti (con prefazione di Mario Luzi), Passigli (96 pp., 10 euro), 2004.

Elogio del tradimento, Gemma Gaetani, Vallecchi (252 pp., 12,50 euro), 2010.

Malaparte scrittore di guerra, Enzo R. Laforgia, Vallecchi (272 pp., 14,50 euro), 2011.

Post-digital print, Alessandro Ludovico, Caratterimobili (256 pp., 20 euro), 2014.

Contro l’antimafia, Giacomo Di Girolamo, il Saggiatore (248 pp., 17 euro), febbraio 2016.

Scegliere i libri è un’arte, collezionarli una follia, Luigi Mascheroni. Ritratti d’autore dei peggiori bibliofili d’Italia (a cura di Massimo Gatta, con prefazione di Mario Baudino), Biblohaus (178 pp, 15 euro), 2012.