Tante cose in gola la sera,
ma quando appare smetto di parlarmi
e la mente scivola e vola, e avvolto
in una nuvola di fumo volto pagina schiudendomi
a chiave nel capitolo del libro mai scritto
che ho aperto davanti a quel volto
che mi guarda e stravede…
e mi basta ascoltarla
per saperla vicino e negarla,
a sentirla scandire
ciò-che-non-vuol-dire
ma che in fretta afferma
in silenzio – e mi piace – a conferma
dell’urlo di pace che ha dentro:
quell’idioma esperanto
che invano ho atteso in divano
da eterno trapezista sospeso
sugli anni più arresi all’amore
ma spacciati per buoni
per gustarne nel tempo la polpa
e a ogni giro di tango lo scempio:
ed è una colpa da nulla
addentarle nel tarlo lo sguardo,
come fosse una mela
non ancora sbucciata,
o la rosa arrossita
- non ancora sbocciata -
che da idiota al traguardo rimpiango…
Fly! ! !
Ciao Catherine…
Lo farei volentieri, perché è nella mia natura.
Ma nell’ultimo periodo le mie ali sono grigie e danneggiate.
Spero torni presto il colore, e con lui il calore degli abbracci inattesi, delle belle vibrazioni come un sole all’improvviso…
Volare è potere.
Bella. Grazie!