Monthly Archives: ottobre 2014

I nuovi poveri sono gli autonomi a partita Iva. Tra i due litiganti (governo-sindacati) il terzo non gode. Un’ingiustizia

I nuovi poveri sono gli autonomi a partita Iva. Tra i due litiganti (governo-sindacati) il terzo non gode. Un’ingiustizia


Senza diritti alla malat­tia o al soste­gno al red­dito, non avranno una pen­sione. Ma i loro con­tri­buti finan­ziano il Wel­fare degli altri lavo­ra­tori. I dati dell’Osservatorio XX mag­gio su para­su­bor­di­nati e pro­fes­sio­ni­sti iscritti alla gestione sepa­rata dell’Inps descri­vono l’esistenza del nuovo pro­le­ta­riato in Italia

gihIl ritratto dei nuovi poveri a par­tita Iva lo ha fatto ieri l’Osservatorio dei lavori dell’associazione 20 mag­gio pre­sen­tando a Roma il terzo rap­porto sui dati della gestione sepa­rata dell’Inps. Anche con l’entrata in vigore delle regole della delega sul lavoro, in discus­sione in par­la­mento, su mille euro gua­da­gnati ad un auto­nomo reste­ranno in tasca 515 euro con­tro i 903 di un lavo­ra­tore dipen­dente. Gli iscritti a que­sta cassa dell’Inps hanno un com­penso lordo medio di 18.640 euro, un red­dito netto da 8.670 euro annui per 723 euro mensiliRead the rest of this entry

La luce elettrica avrebbe rovinato l’atmosfera. Reggio: domani sera
l’atteso party nella sede di via Roma

Halloween, Forza Italia ha acquistato quintali di zucche e pacchi di candele “Sarà una festa in costume bellissima”
Utenze Enel disdette per non rovinare la notte più noir dell’anno. Insomma: tutto previsto, tutto voluto. “E’ una ricorrenza dark, sbagliato snaturarla. Le cose vanno fatte bene, se no è meglio lasciar perdere”

La luce elettrica avrebbe rovinato l’atmosfera. Reggio: domani sera
l’atteso party nella sede di via Roma

Halloween, Forza Italia ha acquistato quintali di zucche e pacchi di candele “Sarà una festa in costume bellissima”
Utenze Enel disdette per non rovinare la notte più noir dell’anno. Insomma: tutto previsto, tutto voluto. “E’ una ricorrenza dark, sbagliato snaturarla. Le cose vanno fatte bene, se no è meglio lasciar perdere”


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Giornalismo, Stati Generali alla bocciofila
Tavola rotonda ieri sera a Castelnovo Sotto Tema: “Quale futuro per la carta stampata?”

Giornalismo, Stati Generali alla bocciofila
Tavola rotonda ieri sera a Castelnovo Sotto Tema: “Quale futuro per la carta stampata?”


CONSEGNO IN SALA OVALE, GIORNALISTI E PUBBLICO A CONFRONTO

CONVEGNO IN SALA OVALE, GIORNALISTI E PUBBLICO A CONFRONTO. PRESENTE ANCHE IL SINDACO

DUE RELATORI: VACCARI (Gazzetta, a sinistra) E RUSSO (Carlino, a destra), supportati da una collega

DUE RELATORI: VACCARI (Gazzetta, a sx) E RUSSO (Carlino, a dx), supportati dalla collega Valentina

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IL TERZO RELATORE, PARMIGGIANI DETTO "LO ZIO", DISCUTE CON UNA FAN COMPAESANA

IL TERZO RELATORE, PARMIGGIANI DETTO “LO ZIO”, DISCUTE CON UNA DI LUI FAN COMPAESANA

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PUBBLICO ATTENTO E PROPOSITIVO, PER UNA SERATA PIACEVOLE E PARTECIPATA

SCHIENA DRITTA. PUBBLICO ATTENTO E PROPOSITIVO, PER UNA SERATA PIACEVOLE E PARTECIPATA

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Portraits domenicali 26 ottobre

Portraits domenicali 26 ottobre


Salvaterra. Lettura di un catalogo di piastrelle (gres porcellanato) rispettose della natura

SALVATERRA. Lettura di un catalogo di piastrelle (gres porcellanato) rispettose della natura

Partita di calcetto (campionato Csi) alla palestra di Casalgrande. Arbitro Lusetti

CASALGRANDE. Partita di calcetto (campionato Csi) nella nuova palestra. Arbitro Lusetti

Sassuolo. Presentazione del nuovo libro di Ugo Cornia ("Animali", Feltrinelli)

SASSUOLO. Presentazione del nuovo libro di Ugo Cornia (“Animali”, Feltrinelli)

Rivalta. Inaugurazione della Lokanda di Sant'Ambrogio (elegante trattoria con gnocco e tigelle)

RIVALTA. Inaugurazione della “Lokanda” di Sant’Ambrogio (trattoria con gnocco e tigelle)

Selfie con Roberto Caroli (Ceramicanda) a Scandiano

SCANDIANO. Selfie con Roberto Caroli (Ceramicanda)

Leopoldina di Boglioni, the day after
Ok l’allestimento-format, ma attenzione all’effetto-pistolotto. Dare ritmo e più gag

Leopoldina di Boglioni, the day after
Ok l’allestimento-format, ma attenzione all’effetto-pistolotto. Dare ritmo e più gag


PICCOLA RECENSIONE ARTISTICA

Ieri sera, al teatro De André, è andata in scena la convention di apertura della s-campagna-ta elettorale di Andrea Rossi, candidato Pd alle Regionali. Una sorta di Ted Conference: tante comparsate sul palco per arrivare a dire che l’Emilia Nostra è la migliore delle regioni possibili, che il comune ceramico schiacciato tra Sassuolo e Scandiano è il migliore dei comuni possibili (così come il sistema-Reggio è il migliore delle conquiste possibili) e che tutto questo bendidio va preservato e potenziato. Può anche essere. Massì, ci sta (bene, bravi, bis).

Pubblico plaudente e fedele, vagamente curioso. Sonnolenza post-prandiale nella norma e nemmeno poi tanti gli anziani prelevati dai bar e deportati in platea (suvvia, si scherza!), con l’aggiunta di giovani volenterosi legati polsi e caviglie agli stipiti delle porte con tecnica “shibari”, ma anche piccole chicche al di là del bene e del male e per fortuna al di là del troppo banale e del troppo votivo, qualche sincera e a tratti toccante testimonianza a braccio e, a mo’ di intervallo, la bella interpretazione di Graziano Romani (“Via Emilia”, voce-chitarra-armonica).

Al format tuttavia andrebbe dato più ritmo (e andrebbe conferita più brillantezza espressiva, per un maggiore interplay attori-pubblico, con più gag a spezzare le reni alla serata, affinché il tutto risulti sempre più spontaneo e amalgamato). La “corrida” dem può funzionare, l’idea in sé non è trascendentale ma è valida – nella nostra provincia poi è una quasi novità – dunque andrebbe migliorata e volendo e potendo pure consolidata, cadenzata il giusto e teatralizzata per davvero: limando il più possibile i pistolotti retorici e scongiurando i rischi dell’autoreferenzialità, quindi limitando le cadute di attenzione e aumentando i momenti artistico-musicali, visivi e recitativi. Le parole sono importanti, ma anche l’occhio (o l’orecchio) vuole la sua parte: svecchiate, svecchiate, qualcosa resterà.

La prova generale dal vivo di ieri, nonostante l’alto dosaggio di zucchero e la scarsa presenza di libido in circolo (cioè di “effetti a sorpresa” al di là dei pure apprezzati scatoloni tematici eretti a mo’ di tanti piccoli totem e al tempo stesso usati come sipari di palinsesto; dicevo e ripeto: più eretically correct e meno institutionalism o educational o politically correct – Renzi non insegna niente in tal senso?) è andata, la sfida è stata lanciata e il contest è partito.

E fatta la tara all’inevitabile atmosfera da santificazione ad personam o alla fisiologica ripetitività di alcuni passaggi o all’overdose programmatica di stampo amministrativo-politicienne (il 23 novembre si vota e si sa: à la guerre comme à la guerre), tutto sommato – beh, che dire – l’olimpiade rossiana allestita al De André non è stata malaccio. Piacevole e discretamente impattante pure il video finale, bozza estesa dello spot che girerà sui social e in tv (“Vi porto via con me”, aggiornamento del già utilizzato “Mi fido di te”).

Come si dice in questi casi, “buonina la prima”. Voto: 7=

intervista

Leopoldina di Casalgrande. Il fotoreportage della serata (chiamata “Vi porto via con me”)

Leopoldina di Casalgrande. Il fotoreportage della serata (chiamata “Vi porto via con me”)


"VI PORTO VIA CON ME", SLOGAN TORMENTONE DELLA NUOVA "EMILIA ROSSI"

COME JOVANOTTI / “VI PORTO VIA CON ME”, SLOGAN-TORMENTONE DELLA NUOVA “EMILIA ROSSI”

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Molto apprezzato il look della Rabitti, che ricorda la romantica poesia de “Il favoloso mondo di Amélie”

Una scena del bel film francese "Le fabuleux destin d'Amélie Poulain" (2002)

Ombrello à pois. Una scena del bel film francese “Le fabuleux destin d’Amélie Poulain” (2001)

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Foto di gruppo politica. Spicca la maglietta à pois (modello Pimpa) dell'unica donna

IN POSA. Foto di gruppo politica. Spicca la maglietta à pois (modello La Pimpa) dell’unica donna ritratta

Lo staff elettorale-organizzativo dell'ex sindaco di Casalgrande. Inizialmente lo slogan sembrava dovesse essere ricavato da un'altra celebre canzone di Lorenzo Cherubini, ovvero "Vasco" (anno 1989). Lo slogan scelto in un primo tempo infatti recitava: "No Vasco (Errani - ndr), no Vasco (Errani - ndr), io non ci casco..."

Lo staff organizzativo dell’ex sindaco di Casalgrande. Inizialmente il claim della sua campagna doveva essere ricavato da un’altra celebre canzone di Lorenzo Cherubini, “Vasco” (anno 1989). Lo slogan scelto in un primo tempo, infatti, recitava: “No Vasco (Errani – ndr), no Vasco (Errani – ndr), io non ci casco…”

LA LEOPOLDINA DI BOGLIONI. L'ALLESTIMENTO RICORDA MOLTO UNO DEI PRIMI TALK-SHOW IN TV, OSSIA "MILANO, ITALIA" DI GAD LERNER

LA LEOPOLDINA DI BOGLIONI. L’ALLESTIMENTO RICORDA MOLTO UNO DEI PRIMI TALK-SHOW IN TV, OSSIA “MILANO, ITALIA” DI GAD LERNER. TANTI OSPITI VIP E QUALCHE SUPERCAZZOLA GIU’ DAL PALCO

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Il presidente della ceramica Casalgrande Padana e Cavaliere del Lavoro Franco Manfredini

Special-guest. Il presidente della ceramica Casalgrande Padana e Cavaliere del Lavoro Franco Manfredini

DIETRO LE QUINTE ANCHE IL SINDACO-OMBRA DELLA ZONA CERAMICHE (al centro della foto)

DIETRO LE QUINTE ANCHE IL SINDACO-OMBRA DELLA ZONA CERAMICHE (al centro della foto)

Informazione di servizio: oggi abbiamo imparato a inserie i "balloon" (fumetti) nelle foto

Informazione di servizio: oggi abbiamo imparato a inserire i “balloon” nelle foto. Eureka! / (Satira politica)

“…Bisogna avere il pacco, immerso, intinto dentro al secchio,
bisogna averlo tutto, anzi parecchio…” (Enzo Jannacci, 1980)

Anteprima e indiscrezioni della Ted
(Dem) Conference di stasera a teatro

LA LEOPOLDINA DI CASALGRANDE Rossi intervistato da Barbara D’Urso!

Anteprima e indiscrezioni della Ted
(Dem) Conference di stasera a teatro

LA LEOPOLDINA DI CASALGRANDE Rossi intervistato da Barbara D’Urso!


Psicosi politica. Ultim'ora. Stato di massima allerta per l'annunciato sit-in di protesta degli inesistenti clown ridens della zona ceramica

Psicosi politica contro Patch Adams. Stato di massima allerta e quadri di partito in tenuta anti-sommossa per il possibile sit-in di protesta degli innocui “clown ridens” delle opposizioni. Si sa: in campagna elettorale il “sense of humour” latita…

IL MANIFESTO DELLA LEOPOLDINA GHIRELLIANA (STASERA AL TEATRO "DE GASPERI" DI CASALGRANDE). PRESENTA BARBARA D'URSO #toccasempreaglistessi

IL MANIFESTO DELLA LEOPOLDINA FATTA IN CASA (STASERA AL TEATRO “DE GASPERI” DI CASALGRANDE). PRESENTA BARBARA D’URSO. #unaRegionedipiù-ornellavanoni #toccasemprealoro

"Barbudos è il nome con cui sono conosciuti i rivoluzionari cubani del Movimento del 26 luglio a causa delle lunghe barbe che erano soliti portare avendo deciso di non radersi fino a che non avessero vinto la loro guerra di liberazione" (WikiChigi) #terrazzeromane #lagrandebellezzapd #tuttiapalazzo

“Barbudos è il nome con cui sono conosciuti i rivoluzionari cubani del Movimento del 26 luglio a causa delle lunghe barbe che erano soliti portare avendo deciso di non radersi fino a che non avessero vinto la loro guerra di liberazione” (WikiChigi). A destra, il braccio destro di Delrio Battini; a sinistra, il braccio destro del braccio destro di Delrio Nasciuti; al centro, il braccio destro del candidato presidente Bonaccini Rossi, a sua volta braccio sinistro del premier Renzi. #terrazzeromane #lagrandebellezzapd #tuttiapalazzo #Gillette

Da barista a basista. Nella foto, lo zoccolo duro e puro del comitato elettorale di Rossi. Al centro, il deux-ex-machina-da-caffè della locale Leopoldina, già leader ad honorem della Brigata Barattolo, ricostituita qualche giorno in vista del voto regionale del 23 novembre

Da barista a basista. Nella foto, già al lavoro nella nuova sede, lo zoccolo duro e puro del comitato elettorale di Rossi. Al centro, il deus-ex-machina-da-caffè della locale Leopoldina, già leader ad honorem della Brigata Barattolo, ricostituita qualche giorno fa in vista del voto regionale del 23 novembre. #votantonio

"Una Regione in comune", perché - come diceva il filosofo Pascal - "il cuore ha ragioni che la Regione non conosce". #vecchiaguardia #tuttiperunounopertutti

Triplete d’antan. “Una Regione in comune”, perché – come diceva il filosofo Pascal – “il cuore ha ragioni che la Regione non conosce”. #vecchiaguardia #tuttiperunounopertutti #giuntabranchettiter #avolteritornano

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Selfie-kiss e duck lips (la posa con le cosiddette "labbra a cu... di gallina"). L'evento di stasera sarà trasmesso in diretta sui canali Mediaset Premium #adrianogalliani #enniodoris #hottime

Selfie-kiss e duck lips (la posa con le cosiddette “labbra a cu… di gallina”, tormentone social). L’evento di stasera a Boglioni sarà trasmesso in diretta sui canali Mediaset Premium #adrianogalliani #enniodoris

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Paese triste e disabilità sociale / Quasi 7,5 milioni di italiani soffrono di depressione (molti non sanno di averla, e così la malattia si cronicizza). Ma un po’ di malinconia ci sta

Paese triste e disabilità sociale / Quasi 7,5 milioni di italiani soffrono di depressione (molti non sanno di averla, e così la malattia si cronicizza). Ma un po’ di malinconia ci sta


I pazienti che ricevono la diagnosi,  in 7 casi su 10 attendono un anno prima del trattamento farmacologico adatto e solo il 40% di loro risponde bene alla terapia
e senza presentare ricadute. In 6 casi su 10 i sintomi si presentano nell’adolescenza

la storia, la scienza, le cure (576 pp., 2013)

Storia, scienza e cure (2013)

Silente e spesso sottodiagnosticata, la depressione colpisce 7,5 milioni di italiani, il 12,5% della popolazione. In media passano due anni prima che la diagnosi sia chiara, un lasso di tempo troppo lungo e che secondo gli esperti in alcuni casi può rivelarsi anche fatale: nel 47% dei casi infatti il disturbo si cronicizza e porta a un peggioramento significativo della qualità di vita. I pazienti che ricevono la diagnosi, poi, in 7 casi su 10 attendono un anno prima di ricevere un trattamento farmacologico adatto e solo il 40% di loro risponde in maniera soddisfacente alla terapia e non presenta ricadute.

E’ quanto emerso a Roma al convegno “Depressione male oscuro della nostra società: dai bisogni alla pratica clinica“. “I numeri sono sicuramente sottostimati – spiega il professor Emilio Sacchetti, presidente della Società italiana di psichiatria (Sip) – la depressione è la prima causa di disabilità ma il difficile inquadramento del problema genera ancora molta confusione”.

Layout 1“Riuscire a cogliere in tempo i primi sintomi permette di arrivare in anticipo alla diagnosi e quindi alla terapia più appropriata con maggiori probabilità di successo”, aggiunge. Per questo gli esperti puntano l’attenzione sui giovani, visto che in 6 casi su 10 i sintomi si presentano nell’adolescenza. Un’altra questione molto delicata e’ poi quella dell’aderenza alle terapie.

“Purtroppo una grande percentuale di pazienti non assume i trattamenti come dovrebbe e di conseguenza l’efficacia ne risente”, sottolinea il presidente Sip, nonostante vi siano molecole efficaci e ben tollerate, come l’agomelatina, capostipite di una nuova classe di antidepressivi, che, insieme al sostegno psicoterapeutico, sembrano essere in grado di migliorare in maniera significativa la situazione in molti casi. (Fonte Ansa. O meglio: agenzia Ansia)

Ridi, pagliaccio. Dai clown al cloud

Ridi, pagliaccio. Dai clown al cloud


Bufala ceramica: tra evocazioni ed emulazioni, Joker e Pierrot

BUFALA CERAMICA Evocazioni-emulazioni tra Joker e Pierrot

(Cacophonie)

La psicosi collettiva, l’allarmismo dilagante: chiacchiericcio de relato,
con nessuno che abbia prove, serial-gossip molto social, leggendario
passatempo per angosce passeggere, ‘It’, troppi film di Stefen Ching 
nelle teste strapaesane. Tanti Rambo alla giornata che straparlano di
ronde, voci perse nella rete, sgrammaticate gare alla soffiata e spiate
di cuggini a caccia d’ufo, avvistamenti modenesi e avvitamenti logici,
smentite e rilanci, paradigmi d’ignoranza dietro legittime precauzioni,
virus del “sentito dire” a scuola alimentato più dai genitori che non da
figli esposti a immanente o imminente pericolo. Il sindaco ha ragione!

Del comico e del tragico

Del comico e del tragico


spettri di nietzsche“In fondo la tua vecchia creatura adesso è un animale straordinariamente famoso: non proprio in Germania, dato che i tedeschi sono troppo stupidi e ordinari per l’altezza del mio pensiero e hanno sempre fatto brutte figure di fronte a me, ma da qualsiasi altra parte.”

Così scriveva alla madre Friedrich Nietzsche nel dicembre 1888. In realtà, quelli sono per lui gli anni dell’oblio e del buio, in cui cominciano il declino e il deragliamento verso la follia di un uomo destinato a morire pazzo. Ma in un tragico controsenso, mentre esala in solitudine l’ultimo respiro, nel 1900, è già una celebrità mondiale. Malato di fama, Nietzsche l’ha ottenuta: troppo tardi.

In questo libro, Ferraris illumina la biografia del grande filosofo a partire da questa svolta cruciale, percorrendo i suoi ultimi anni su un doppio binario. Da un lato quello biografico, il racconto di un’esistenza fatta di rifiuti da parte degli editori, isolamento, fondato sospetto che la vita lo abbia messo definitivamente alle corde. Dall’altro quello di una riflessione sulla temperie culturale e politica europea di quel volgere di secolo, sul modo in cui Nietzsche seppe interpretarla, e sugli strascichi che ne sono arrivati fino a noi. (Quarta di copertina)