Oggi ho depositato i simboli delle cinque liste (due civetta, due cornacchia e una upupa) a sostegno di Eliogabalo, candidato sindaco dell’antica res publica di Emesa. Le liste si chiamano White Album, Red Book, Yellow Pages, Black Notes e Dorian Grey. Puntiamo al ballottaggio, meglio ancora all’allunaggio.

Scritto in uno stile surrealista e camp, il libro di Arbasino (1969) racconta un fine settimana romano di un moderno imperatore che si ispira a Eliogabalo e che finirà ucciso e santificato dalle sue tre mamme. Noi abbiamo l’edizione Adelphi
“La fama della pazzia dei cittadini di Emesa (Siria – ndr) affonderebbe le sue radici nell’epoca in cui i Romani decisero di conquistare questa bella città. Quando gli abitanti seppero dell’avvicinarsi dei conquistatori, il piccolo consiglio cittadinoavrebbe escogitato una soluzione abbastanza curiosa. Furono emanati proclami con cui si invitavano i residenti a comportarsi come pazzi, allo scopo di far sentire a disagio gli aspiranti occupanti. Alcune direttive suggerivano di mangiare a bocca piena, DEFECARE nei magazzini di cibo (per disgustare le truppe e evitare che sequestrassero loro il cibo), ballare, toccare i GENITALI degli stranieri, fare scherzi. Il resto veniva lasciato all’immaginazione degli abitanti. Questi apprezzarono l’idea e agirono seguendo i suggerimenti, e quando i conquistatori giunsero in città, tutti i residenti si comportarono da pazzi, mettendo in piedi uno spettacolo che disgustò le forze sopraggiungenti e ritardò l’assedio della città” (Wikipedia-WikiCap)