-> INTERVISTA SEMISERIA (Il senso è reale, le parole immaginate. Satira politica, parodia di costume)
(…) Aggiungi un posto a tavola, che c’è un cutrese in più, se sposti un po’ la seggiola stai comodo anche tu…
Sindaco, proseguiamo?
Proseguiamo, proseguiamo…
Gli altri non li aveva mai visti né mai conosciuti: 50-60 persone che erano in altri tavoli (mentre lei e lo Zio Paglio avete cenato allo stesso tavolo), che nemmeno sono state presentate né si sono presentate al suo collega durante l’ora scarsa che era lì a condividere lo stesso locale, e che ovviamente non hanno nemmeno parlato con lui. A quella cena di più di 6 mesi fa, svoltasi in un ristorante in cui sia politici del Pdl sia politici del Pd o dell’IdV o della Lega (e pure molti giornalisti, anche quelli che vanno e vengono da Parma essendo Villa Gaudio sulla strada) hanno cenato in passato e magari anche dopo il 21 marzo scorso. E addirittura non c’erano nemmeno i Raggi X, ma solo perché nessuna delle persone presenti al ristorante è risultato fosse armata… sebbene alcuni di questi fossero titolari una regolare e valida licenza per il porto d’arma.
Ma al ristoratore la Procura ha revocato il porto d’armi… o era un porto di mare, boh, non ricordo…
Beh, attenzione. Intanto è stata la Prefettura, perché a lei compete detta licenza. E poi la revoca è avvenuta solo dopo (solo dopo, se lo segni) il 21 marzo, la data della cena. Dopodiché l’interessato, valutando ingiusto o immotivato il provvedimento si è rivolto a un avvocato (che non è lo Zio Paglio, bensì Scazzi Amadèus) affinché gli predisponesse un ricorso: ricorso poi presentato ma purtroppo respinto qualche giorno fa, poiché non si è riusciti a provare che un tale provvedimento fosse e sia esagerato, laddove l’onere della prova in fase di ricorso tocca al ricorrente. Ma il principio di precauzione sociale ci sta, è doveroso agire verso la prevenzione “ambientale”…
Quindi?
No, niente… Quanti eravate ieri sera a tavola al bocciodromo?
Saremo stati 250.
Bene: se la sente di escludere che tra questi, nel suo o in altri tavoli, ci fosse qualche indagato?
Come faccio… Penso proprio di no, ma non me la sento di escluderlo, e non saprei come fare, cioè cosa dovrei fare per saperlo. Nessuno è “prefetto” del resto… Però posso dire con certezza che c’era qualche sportivo, ad esempio il presidente della Trenkwalder, e per me è stata una piacevole sorpresa.
Come!? Lo sport va bene, certo, e va benissimo pure il calciatore Iasesta… Ma vuole forse dirmi che quando la invitano in locali loschi come i bocciodromi, ancora più loschi dei ristoranti, Lei non si premura di sapere in anticipo chi ci sarà, e che non pretende che le venga inviata via fax o via e-mail dal gestore del locale – o da coloro che l’hanno invitata – una lista dettagliata degli ospiti che prenderanno parte alla serata? Nemmeno le loro generalità, il loro gruppo sanguigno, soprattutto la stampa aggiornata del loro casellario giudiziario!? E’ inaccettabile, tutto ciò è politicamente inopportuno e moralmente satanico e quindi farò in modo che il prete di Scandiano prima la esorcizzi e poi la scomunichi, perché lei che è pure laureato in legge questo dovrebbe saperlo! La farò sbattezzare!

Scoop! La prova fotografica che il sindaco di Scandiano frequenta ‘cattive compagnie': qui ad esempio è col sindaco di Viano, con la leader Confapi e con oscuri banchieri…
Ma io mica posso avere la sfera di cristallo, tutto ciò sarebbe assurdo… E poi non è reato cenare. Non è reato farsi invitare, non è reato accettare inviti, non è reato frequentare ristoranti, non è reato (non ancora, almeno…) parlare di cooperative rosse in pubblico, se è questo cui lei allude. Io rispondo di quello che faccio io, non di quello che si suppone possano aver fatto altri che non conosco, che non ho mai visto e a cui non ho mai parlato, né prima né dopo il matrimonio o la cena al bocciodromo. A parte che c’è gente che decide all’ultimo minuto di partecipare, senza contare che c’è un continuo movimento di gente che arriva e di gente che va, sarebbe impossibile…
Esatto. Anche lo Zio Paglio è arrivato in ritardo (intorno alle 22.15), ha fatto un piccolo comizio (ricordiamo che a tavola c’erano anche il consigliere comunale Guastalla e l’avv. nonché consigliere di circoscrizione e celebre showgirl Manuela Arcuri, così come c’erano l’avv. Scazzi Amadèus e una giornalista che tuttora lavora ogni giorno ai notiziari di una televisione, tale Trombato: così, tanto per sapere), ed è uscito dal locale per fare rientro a casa quando ancora c’era gente a tavola (cioè verso le 23.20). E ciascuno ha pagato di tasca propria, vista la natura della convocazione (di fatto un’auto-convocazione: per la teoria dei “sei gradi di separazione” tutti, attraverso pochi passaggi, possono entrare in contatto con tutti… c’è anche un programma su Radio Tre, dove dimostrano che Mozart è “parente” degli U2 o che Mussolini è “legato” a Gandhi)…
Ok, ho capito. Ma tanto per me il caso è chiuso, e anzi, non c’è mai stato. Ok che sono sindaco, dunque personaggio pubblico, ma voi giornalisti occupatevi di cose serie, non del menu dei ristoranti o del fatto che, per digerire il bollito, sia meglio il bicarbonato o la limonata… volete occuparvi del sesso degli angeli e non avete nemmeno mai visto una bustina di lievito Paneangeli… E poi anche gli angeli mangiano Fagioli, quindi… Comunque d’ora in poi cenerò sempre a casa mia, e prima di sedermi al desco vi manderò un fax e magari, se mi gira, persino un invito a partecipare… A proposito, adesso una domandina ve la faccio io: voi giornalai dove cenate di solito? Prendete sempre pizza da asporto o magari uscite e mangiate in compagnia, con gli amici o con le associazioni di cui fate parte, con le forze dell’ordine o gli imprenditori amici, per lavoro o per diletto, per difetto o per eccesso, o magari per farvi una sana sco..ta nel dopocena dopo avere conosciuto una all’aperitivo? O volete dirmi che siete sempre a dieta e che a voi interessa solo “scoop-are”!?
(SECONDA PARTE / FINE – 2)